Urbanitudine di Roberta Colombo è un progetto incentrato sull’idea che l’ambiente urbano non sia un luogo indistinto ma uno spazio la cui vivibilità dipende dalla possibilità di riconoscervisi. Per questo l’artista mette in atto una serie di azioni e di processi intesi a rafforzare il legame profondo dell’individuo con la dimensione urbana, nello specifico con la città di Milano. Tra questi rientrano percorsi di osservazione e di ricerca, laboratori di ceramica e un’azione condivisa, tutti basati sulla relazione fisica con i luoghi e sull’idea di coralità e di “dono di sé”. Per Roberta Colombo Casa Museo Boschi Di Stefano è un luogo familiare: il punto di partenza della sua lunga esperienza con la ceramica. Proprio qui si trovava la Scuola fondata da Marieda Di Stefano, frequentata dall’artista negli anni in cui era diretta da Migno Amigoni. Le azioni svoltesi al suo interno e la mostra stessa hanno quindi il senso di far emergere una relazione emblematica. La mostra, che interessa i tre piani della casa, integra lavori frutto di deambulazioni urbane realizzati con tecniche diverse dal 2005 ad oggi con gli esiti dei laboratori e della corale Camminata dell’abbanDono che ha unito la Casa Museo al cuore della città e si è conclusa con un abbraccio collettivo, appena prima del lockdown.

 

Gabi Scardi

Urbanitudine by Roberta Colombo is a project focused on the idea that the urban environment is not an indistinct place but a space whose livability depends on the possibility of recognizing it. For this reason, the artist creates a series of actions and processes aimed at strengthening the individual’s deep bond with the urban dimension, specifically with the city of Milan. These include observation and research routes, ceramic workshops and a shared action, all based on the physical relationship with the places and on the idea of chorality and “self-giving”. For Roberta Colombo Casa Museo Boschi Di Stefano is a familiar place: the starting point of her long experience with ceramics. This is the place where the school was founded by Marieda Di Stefano, frequented by the artist in the years in which it was directed by Migno Amigoni. The activities carried out in the building are aimed at pointing out an emblematic relationship. The exhibition, which spans across the three floors of the house, consists of mixed media works resulting from urban strolls dating back to 2005 and the results of workshops and of the choral Camminata dell’abbanDono, that connected the house museum to the heart of the city, ended with a collective embrace, just before the lockdown.

MIminiature, 2020, terracotta, cm 110x185

foto Sara Rizzo


Una Milano in parte reale, in parte fantastica, modellata in un workshop di cinque giorni cui hanno partecipato più di cinquanta persone.

MIminiature, 2020, workshop


foto Pino Montisci



Centro storico, coperta, 2005, indumenti affettivi, cm 150x180


foto Sara Rizzo

Milano arcobaleno, 2020, ceramica, cm 87x110 ca.


foto Sara Rizzo




Autocoscienza, 2020, neon, seggiole, ceramica

foto Sara Rizzo




Sette vedute di luoghi significativi della città, sedute in cerchio, fanno autocoscienza.
Illuminate da un grande neon che disegna il simbolo del femminile, idealmente si confrontano con la potenza con cui le donne hanno saputo parlare di sé negli anni ’70, quando il personale si è fatto politico.


Autocoscienza, Quarto Oggiaro, Fondazione Prada, campo Rom via Bonfadini, Stato e Chiesa, particolari


foto Sara Rizzo




Portaluppi souvenir, 2020, ceramica

foto Sara Rizzo




Un servizio di piatti realizzato per il grande tavolo che Piero Portaluppi disegnò per la sala da pranzo della famiglia Boschi. Un omaggio in miniatura ad alcuni degli edifici realizzati a Milano.


perCorso Garibaldi, 2007, ceramica, cm 120x30x15


foto Sara Rizzo




Piazza del Duomo, 2007, ceramica raku, cm 70x40x20


foto Sara Rizzo